lunedì 23 giugno 2014

I "Trofei di Mario"

Piazza Vittorio. Bisognerebbe aggiungere Emanuele per completezza del nome ma a Roma tutti la chiamano da sempre così. Io non amo questa piazza: costruita dai savoiardi quando Roma divenne capitale è in stile torinese con portici all’intorno. Anche se è unica e la più grande (anche maggiore di piazza San Pietro) è comunque anomala e non s’integra bene con il resto della città.
Al centro fu realizzato un giardino a imitazione delle piazze delle metropoli europee (anche se rivalutato dopo l’eliminazione di un mercato rionale, dovrebbe essere curato meglio). Roma, però, è una città particolare e ci regala sempre delle sorprese. Nel giardino, infatti, troviamo dei resti antichi che impropriamente sono indicati con il nome “Trofei di Mario”.



Sono i ruderi di un’antica mostra d’acqua di epoca romana costruita per magnificare (come faranno i Papi in epoca barocca) l’acquedotto che proprio in quel luogo si diramava; il suo vero nome è Ninfeo di Alessandro. 


.  I trofei sono due sculture che ornavano l’insieme e che ora sono sistemate sulla balaustra del Campidoglio al termine della cordonata michelangiolesca. Questa nella foto si trova sulla destra. I trofei sono attribuiti a Mario ma, probabilmente, sono di epoca posteriore.


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