giovedì 16 luglio 2015

A volte ritornano

Ho già parlato di svariate fontane di Roma che ho definito “vaganti”. Le loro posizioni sono cambiate nel tempo anche più volte ma mai la sistemazione che hanno trovato è apprezzabile.
Stavolta la vicenda è un po’ diversa ed è andata a buon fine. Una fontana vagante è tornata nella sua posizione originaria. Caso veramente unico. Mi riferisco alla fontana delle Anfore, commissionata nel ’27 all’architetto Pietro Lombardi poiché si voleva così onorare il nuovo rione appena costituito. La commissione prevedeva la costruzione di più fontane e così, infatti, è stato: diverse nuove fontane sono sorte a Roma in vari rioni. Quella cui mi riferisco, è la fontana realizzata per Testaccio e la sua denominazione richiama la destinazione della montagnola che lo caratterizza e che si è formata in epoca antica da tutti i cocci delle anfore che si rompevano nel vicino porto di Ripa Grande.
Essa ornava la piazza centrale del rione ma causa di problemi di stabilità fu spostata in altra posizione nelle immediate vicinanze ma non era la stessa cosa. Ora invece, finalmente, con il trasferimento del mercato che in tutti questi anni aveva occupato la posizione a essa riservata, è stata reintegrata nella sua posizione originaria, unica tra tutte le fontane vaganti di Roma. Forse si può migliorare l’assetto della piazza che la ospita con un po’ di verde in più, ma per ora accontentiamoci.

Prima del restauro
Nella posizione originaria e restaurata

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