Inserita nel cuore di Roma, di carattere popolare, era una piazza ubicata tra le pendici del Campidoglio e il teatro di Marcello. Il Belli la nomina in suo famoso sonetto troppo spinto per poterlo riportare ma questo ci dice quanto fosse frequentata ed importante nel contesto della città. Anche Goethe amava soffermarsi in essa mentre leggeva o pensava consumando qualcosa. Non esiste più: è stata sacrificata, insieme a tanti altri palazzetti antichi, per la megalomania del Duce. Non ho trovato foto migliori di queste.
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Come si può vedere era presente una fontana: non di quelle monumentali ma di quelle utili al popolo per la distribuzione idrica. Per fortuna, malgrado gli sventramenti, la fontana esiste ancora ed è stata spostata in una piazzetta del centro che s'incontra percorrendo via dei Coronari. Eccola nella sua nuova ubicazione.
Non presenta più lo zampillo nella parte superiore ma adempie ancora al suo scopo.Ci si può ancora dissetare da una delle sue bocchette che distribuiscono l'acqua.
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