giovedì 17 settembre 2015

Hodie mihi cras tibi


Via Giulia è un'antica via di Roma che deve il suo nome a papa Giulio II della Rovere il quale nel 1508 volle ristrutturare la strada per renderla il corso della città rinascimentale. Fu anche chiamata "via Recta" per il suo lungo percorso perfettamente rettilineo.


Passeggiare oggi per via Giulia è un vero piacere; quasi tutta pedonalizzata e ricca di palazzi nobiliari importanti. Essa presenta anche delle sorprese come la chiesa di Santa Maria dell'Orazione e Morte situata a fianco di palazzo Falconieri come ci ricorda un'erma di un falcone simbolo araldico della casata. Da notare, particolare un po' strano, che la testa del falcone è realizzata su di un busto femmineo. 



La chiesa così come si presenta oggi risale al XVIII secolo e apparteneva, non so se anche attualmente, alla confraternita avente lo stesso nome che s'incaricava di raccogliere per le campagne, le strade cittadine e lungo il greto del Tevere che scorre lì vicino, i poveri morti senza identità e dava loro una degna sepoltura nel cimitero sotterraneo sottostante alla chiesa.

L'interno ma anche la facciata sono ornati con teschi e raffigurazioni mortuarie, persino le marmoree cassette per la richiesta di elemosine che si trovano una per lato a fianco del portale d'ingresso.


Come si vede, nella prima raffigurazione la morte ci ricorda e indica che "hodie mihi cras tibi", oggi a me domani a te, mentre nella seconda, seduta comodamente su di un sepolcro di fronte ad un uomo morto, mostra una clessidra a rammentarci che ormai il tempo è trascorso.
L'invito è quello di lasciare delle elemosine ma le due macabre rappresentazioni c'invitano a passare in fretta oltre.

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