lunedì 15 giugno 2015

Metamorfosi

Spesso, camminando per Roma, mi viene da pensare a come le cose si alterino o vengano modificate nel tempo. Delle vere metamorfosi.
Anche se ho un’età ormai considerevole, essa è poca cosa rispetto a quella della città o dei suoi monumenti. Negli ultimi anni si è tentata una rivalutazione dell’immenso patrimonio ma, o per incuria o per vandalismo o per mancanza di fondi o per ruberie, spesso il degrado è sconsolante. Una gloriosa struttura come il teatro di Marcello è stata sicuramente riabilitata, basta pensare a ciò che ha subito nel corso dei secoli. Prima magnifico teatro romano, forse il più grande in assoluto, poi fortezza inespugnabile medievale per poi fornire, nella sua parte inferiore, piccole bottegucce di carbonai o altro in quella che una volta era piazza Montanara. Il fondo stradale era rialzato rispetto a ora o all'originale e le arcate inferiori del teatro presentavano un’altezza ridotta.




Ora Piazza Montanara non esiste più, il luogo è meglio collegato con il portico di Ottavia e i fornici hanno riacquistato la propria dignità. Io però lo preferivo com’era all’epoca in cui, poco più che ragazzino giungendo con il tram a piazza di monte Savello, scendevo delle scalette e potevo passare liberamente tra le antiche vestigia, come se mi fossi trovato in una strada cittadina: tutto era aperto, senza transenne, accessibile a tutte le ore del giorno e più fruibile per il piacere di chi ama l’antico. 


Ora è impossibile percorrere quel tratto di cui parlo: peccato, mi manca! Una vera e propria metamorfosi. 

Nessun commento:

Posta un commento